DTA – Train the Trainer: “Crowdfunding in Europe” 1st session
Il 17 Aprile il DTA ha organizzato una sessione di Train the Trainer incentrato sul Crowdfunding in Europe. Il corso di formazione, il corso è stato impartito da Mauricio O'Brien e Oliver Gajda dell'European Crowdfunding Network. L'idea del corso è di concentrarsi sulla definizione di crowdfunding, sulla panoramica nazionale ed europea dei volumi, su alcuni modelli, quadri, caratteristiche e fasi di una campagna di crowdfunding di successo.
Il crowdfunding è un meccanismo di finanziamento in base al quale un'idea progettuale raccoglie fondi da un gran numero di investitori o sostenitori, in genere attraverso l'uso di una piattaforma basata su Internet. Lo spirito del crowdfunding è quello di test before invest.
Il crowdfunding è quindi la spinta iniziale per portare i progetti dove vogliamo e per mostrare ciò che siamo in grado di fare. Non si tratta di ottenere l'intero finanziamento che il settore finanziario tradizionale può offrire, ma piuttosto di avere una possibilità di avviare un progetto. È un modo per validare quello che si ha a disposizione, comunicare per rendere il messaggio ampio, chiaro ed efficace, e alla fine produrre ciò che si ha in mente (concretizzare le idee).
In sintesi, il crowdfunding va pensato come un framework, non esclusivo né escludente, che mette insieme un budget, una comunità e una comunicazione che lavorano per un progetto concreto:
Regolamentazione europea
Il crowdfunding ha iniziato la sua diffusione a seguito della crisi finanziaria del 2008, come risposta alla mancanza di finanziamenti per le piccole e medie imprese (PMI). È stato poi regolamentato a livello Europeo al fine di promuovere e supervisionare il crowdfunding al di fuori dei servizi finanziari. In base alla normativa vigente, le piattaforme di crowdfunding operano come semplici broker con una licenza specifica in Europa. In questo modo è possibile effettuare prestiti o investimenti attraverso di esse. Le piattaforme di crowdfunding sono anche quelle che gestiscono gli investitori/fornitori di prestiti.
In questo modo, l’UE ha di fatto armonizzato il modo in cui queste piattaforme operano nell’Unione, i servizi possono essere offerti in tutti gli Stati membri e i progetti possono ricevere offerte da tutta Europa seguendo le stesse regole e protezioni (sia per i prestiti che per l'equity). Questo significa che le PMI potranno finanziarsi sul mercato pubblico europeo, stabilendo un prezzo e negoziando le condizioni.
In definitiva, il regolamento ha fatto sì che per ottenere un finanziamento sia necessario sviluppare una narrativa convincente sia per i clienti che per gli investitori.
Campagne di crowdfunding
La struttura tipica di una campagna di crowdfunding prevede tre fasi:
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- Pianificazione
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- Sviluppo
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- Follow-up
Ognuna di queste fasi comporta diversi livelli di intensità di sforzo, sia in termini di tempo che di impegno di risorse.
La fase di pianificazione si concentra sull'identificazione del modello di crowdfunding e della piattaforma giusta da utilizzare. È necessaria una descrizione chiara del progetto e una strategia di comunicazione. Poi bisogna strutturare il budget e le spese, tracciare una mappa chiara della comunità di riferimento e infine coinvolgere i gruppi target e i potenziali amplificatori (persone che potrebbero dare un'eco maggiore e promuovere il vostro messaggio).
Una volta completato il primo step, si passa allo sviluppo della campagna vera e propria, a partire dal lancio. Quindi si lavora sulla comunicazione e sulla promozione della campagna, coinvolgendo le persone e la comunità. A quel punto sarà importante sfruttare tutte le possibilità disponibili, monitorare costantemente gli sviluppi e adeguare l'intervento quando/dove necessario.
Infine, il follow-up che richiede frequenti aggiornamenti alla comunità, è importante in termini di gestione delle aspettative. In altre parole, assicurarsi che la comunicazione sia chiara e trasparente; a tal fine, i dettagli sono fondamentali per la comunità e tenerla coinvolta è altrettanto importante.
In definitiva, è importante pensare al crowdfunding come a una maratona, ovvero, le campagne devono essere ben preparate; lavorare chiaramente su obiettivi prefissati, misurare il tempo e lo sforzo, coordinare la strategia del team, includere la comunità come parte del team per avere un forte impegno che sostenga il futuro dell’iniziativa.
Budget
Per preparare adeguatamente la campagna, sarà particolarmente importante disporre di un budget che tenga chiaramente conto sia dei costi fissi che dei costi variabili. I costi fissi possono essere costituiti da elementi come l'obiettivo di finanziamento, la tariffa fissa della piattaforma, le risorse umane e i servizi aggiuntivi come la comunicazione o gli annunci targetizzati. I costi variabili, invece, possono essere costituiti da elementi come la consegna delle ricompense alla comunità, i tassi di interesse, il fee di successo della piattaforma o spese aggiuntive non definite in fase di pianificazione.
Per questo motivo, il finanziamento di un progetto dipenderà da cosa si vuole finanziare, quanto e quando, da cosa si ha a disposizione, e da cosa è accessibile al progetto. In definitiva, il "crowd" è come una galassia in espansione e per avere successo bisogna essere realistici sulla propria posizione all'interno di questa galassia e sulla probabilità di arrivare al "centro" di essa. Più ci si avvicina, più è probabile che la campagna abbia successo. Inoltre, è importante fornire un calendario chiaro e rispettarlo: se entro la scadenza fissata non abbiamo raggiunto l'obiettivo, più tempo non cambierà le cose, ma un aggiustamento della strategia potrebbe farlo.
Comunicazioni
Oltre al budget, la comunicazione è fondamentale e i suoi aspetti chiave sono due: l'identificazione e il coinvolgimento. Per quanto riguarda l'identificazione, è importante considerare le dimensioni del gruppo target e qual è il contributo medio atteso. Si tratta di persone o organizzazioni con cui si è o si è stato in contatto, che potrebbero avere o sviluppare un interesse, diretto o indiretto, nel progetto. In termini di coinvolgimento, l'attenzione dovrebbe concentrarsi sui canali di comunicazione a disposizione e su quali possono essere sfruttati per raggiungere i gruppi target. In questo caso è importante considerare quali canali di comunicazione sono più efficienti per lo scopo della campagna e adattare una strategia di comunicazione a questi canali specifici.
Alcuni consigli pratici per la comunicazione includono l'utilizzo di un registro linguistico appropriato per ogni gruppo target, il mantenimento dei canali di social media aggiornati, la preparazione dei messaggi chiave in anticipo, l'organizzazione di eventi di lancio e la necessità di non avere paura di chiedere finanziamenti. A tal fine, il "cuore" dell'idea dovrebbe essere riassunto in "tre righe", descrivendo chiaramente gli obiettivi, presentando il budget e come si intende utilizzare i fondi raccolti. Infine, si consiglia di comunicare anche il business plan e le prospettive future.
Crowdfunding cavas
Per iniziare a lavorare su un progetto di crowdfunding, un buon punto di partenza per la pianificazione è il crowdfunding canvas:
Infine, per riassumere la sessione di oggi, una campagna di crowdfunding di successo considera il progetto, il budget, i tempi e il follow-up:
La prossima sessione del corso Train the Trainer "Crowdfunding in Europe" è prevista per il 9 Maggio, che si baserà su questa sessione e approfondirà ulteriormente l'argomento. Per iscriversi al corso o vedere il video di registrazione del primo workshop basta accedere alla piattaforma eLearning del DTA: https://elearning.edihnetwork.eu/login/